Ciao a tutti, sono Anastasia e il 2 Agosto sono partita per un exchange year negli USA, precisamente nello Utah. Ho creato questo blog per avere un ricordo di questa esperienza una volta finita e, perché no, per aiutare i futuri exchange students. Spero vi piaccia!

lunedì 30 ottobre 2017

29 ottobre 2017

Ciao a tutti, vorrei farvi notare che sono passati solo 11 giorni dall’ultima volta che ho scritto un post, quindi apprezzate i miei miglioramenti!

Oggi è domenica e, come sempre, sono andata in chiesa per tre stupende ore e sono tornata a casa solo un’ora fa.

Piccola parentesi dovuta alla mia memoria da pesce rosso e dal fatto che sono troppo pigra per controllare: Non so se l’ho menzionato in qualche post precedente, ma sì, vado in chiesa tutte le domeniche per tre ore perché sono in una famiglia mormona. Questa credo sia la differenza più grande che ho dovuto affrontare, considerando che, prima di arrivare qua, non andavo in chiesa da più di un anno e mezzo (per farvi capire quanto sono religiosa). Comunque mi sto abituando a tutto questo viva Gesù ovunque e l’andare a messa e partecipare ad attività organizzate dalla chiesa mi ha aiutato molto a socializzare, quindi c’è un lato positivo. Sono venuta qua per entrare a contatto con una realtà totalmente differente dalla mia, credo che l’obiettivo sia stato raggiunto con successo.

Cosa è successo di nuovo in questo tempo?
A scuola è iniziato il secondo term (qui hanno 4 term, ogni due term sarebbero un semestre) e io ho cambiato un’altra classe! In realtà la classe è la stessa, è cambiata solo l’insegnante (ci sono tipo 5 persone che insegnano la stessa materia, quindi se ti trovi male con una vai dal tuo consulente scolastico e fai finta che il motivo per cui vuoi cambiare sia che senti che non stai apprendendo cose come vorresti- non che la tua professoressa è di una noia mortale e parla della figlia e del fatto che è un genio della lampada continuamente-  e ti fanno cambiare). Quindi ora sono nella classe di chimica della mia allenatrice di cross country e ci sono appese al muro frasi come “be like a proton, be positive” e ogni volta che dobbiamo consegnare i compiti che abbiamo fatto a casa dobbiamo correre e mettere in ordine alfabetico i fogli in un cestino, mentre lei prende il tempo.
L’ho già detto che adoro gli insegnanti americani?

A proposito di cose che adoro: tra due giorni sarà Halloween, una delle feste che gli americani amano di più. Le case sono già tutte decorate da un mese (e con decorate intendo che se per caso ti trovi a camminare di notte, corri il rischio di farti venire un infarto per via di spaventapasseri con motoseghe, ragni giganti appesi a ragnatele e tizi con una zucca in testa appesi da qualche parte) e da una settimana sono iniziate le feste in maschera. Venerdì sono andata ad una festa e ad un certo punto ci hanno detto di dividerci in gruppi da 5/6 persone e con un truck ci hanno portato in mezzo ad un bosco buio e inquietante. Dopo circa due minuti è spuntato fuori un qualcosa che ci ha iniziato a rincorrere e io per poco non sono morta, un po’ per il colpo Che mi ha fatto prendere, un po’ perché sono caduta mentre stavo cercando di scappare. Questa è una tipica festa di Halloween americana, ragazzi.
Lunedì avrò una gara a chi intaglia la zucca più bella (quanto suona male in italiano) con la mia famiglia, che vincerò sicuramente date le mie doti artistiche sovrannaturali, ma almeno potrò dire di aver intagliato una zucca. Devo ancora scegliere da cosa vestirmi per andare a scuola (sì, ci vestiamo per andare a scuola e se non lo fai ti prendono per un’ameba), per dirvi il mio livello di organizzazione, ma questo è solo un dettaglio.

Per quanto riguarda le amicizie sto iniziando a socializzare sempre di più e qualcuno finalmente si sta accorgendo della mia esistenza, quindi sono super felice!
In questo periodo mi rendo conto di quanto stia cambiando, diventando molto meno timida e ne sono soddisfatta: mi presento alla gente a caso, mi faccio molti meno problemi di quanti me ne facessi prima a dire quello che penso e, soprattutto, cerco sempre di partecipare alle conversazioni per dare l’idea di essere una persona interessante e disposta ad ascoltare.
Come avrete capito al momento sono molto viva la vita, ovviamente ho ancora momenti di nostalgia perché se non cambio umore ogni due ore non sono soddisfatta, ma sta andando molto meglio. Quindi il mio consiglio di oggi è: se avete un periodo un po’ giù, non deprimetevi ancora di più- ho fatto anche la rima-, ma spronatevi a fare meglio perché le cose accadono solo se voi le fate accadere!
Dopo questo motivational moment posso anche finirla, quindi vi saluto e vi lascio qualche foto.

Il giro in truck di cui vi parlavo 
Tipico negozio americano con una cascata e dei pesci veri al suo interno.
Io e la mia stupenda faccia in un normalissimo negozio con 10 scaffali di fucili.


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giovedì 19 ottobre 2017

18 Ottobre 2017

Oggi mi sento di voler scrivere qualcosa, non so esattamente cosa, ma mi sento come se avessi bisogno di sfogarmi.

Da questa introduzione penserete che non stia andando benissimo, in realtà le cose vanno piuttosto bene ultimamente, quindi non so quali sia il mio problema. 
Oggi è ufficialmente iniziato il fall break, quindi ho fino a lunedì per non fare assolutamente niente - come se quando c’è scuola facessi qualcosa- e per tenermi al passo con il programma italiano...
....
....dai, era un bella battuta!!! 
Parlando seriamente, ho tempo per dormire, poi andrò a fare four wheeling e (mi stava venendo da scrivere and, rip me) ad aiutare la mia hsister con un fundraising.

Come avevo anticipato nel post precedente, il 14 ottobre ho avuto un altro ballo, Sadie’s Hawkins, e sono andata con un ragazzo del team di cross country e altri del team. È stata una delle giornate più divertenti che abbia mai avuto, dico solo che alla fine è scoppiata una random paint fight e siamo andati al ballo completamente pitturati- se non altro eravamo originali. 
Ultimamente sto passando un sacco di tempo con quelli del team, dato che mi ci alleno tutti i giorni (morte) e quindi sono quelli che conosco meglio.
Le persone qua sono super disponibili, anche se tra essere disponibili ed essere amici c’è un po’ di differenza, ma don’t worry ci sto lavorando (dai ce la fate, c’è un’EXCHANGE STUDENT ITALIANA vicino a voi e non volete passare con lei il resto della vita?!)
Ieri ho fatto la cosa più imbarazzante della mia vita: sono stata intervistata dalla tv della scuola (sì, c’è una tv della scuola) mentre mangiavo cibo americano e ho dovuto spiegare le differenze tra il cibo italiano e quello americano. Non vedo l’ora che la settimana prossima tutta la scuola veda la mia bellissima faccia mentre mangia kfc e parla inglese come mia nonna (se non si fosse capito sono abbastanza ironica).
Comunque l’aggiornamento fondamentale è che non sto insegnando l’italiano ad una mia amica e solo ora capisco perché tutti ridano quando parlo inglese, pensando, povera illusa, di avere un accento quantomeno vicino a quello loro. 
E niente, notizia bella del giorno: ho trovato pane, prosciutto
 e mortadella ed ero stra felice, ma ora sto entrando in
depressione perché me li sono quasi finiti (in un giorno, lo so sono un maiale), quindi mandatemi cibo italiano pls perché non posso sopravvivere a noodles e sandwiches con salse di ogni genere per altri 8 mesi. 
L’aggiornamento umore è: prima di partire pensavo di essere leggermente lunatica, ora mi sono resa conto che in confronto ero la persona più stabile dell’universo, dato che ora sono in grado di cambiare umore nel giro di 2 minuti (all’inizio del post ero un po’ nostalgica, ora invece sto benissimo), ditemi che sono normale perché mi sto preoccupando.

Come al solito prometto di scrivere post più spesso e poi mi riduco a scrivere un post ogni mese e quindi di pochi L dettagli, lo so: sono una persona orribile, chiedo perdono. La buona notizia è che non sono una cannibale e quindi se avete qualche domanda potete scrivervi senza correre il rischio di essere mangiati!

Vi lascio qualche foto di questo ultimo periodo!

La tizia in questione mi ha mandato un messaggio alle 6 di mattina scrivendo “mettiti l’anima felpa della scuola perché dobbiamo essere coordinate “

Il tema del ballo, come si può intuire, era galassie lontane  (tutti si sono vestiti a tema Star Wars)


Siamo andate a fare spesa così 


Lo dice meglio di me


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lunedì 25 settembre 2017

NEWS

Ciao a tutti,
è da quasi un mese che non scrivevo nulla, quindi mi sono sentita in colpa e ho deciso di scrivere un nuovo post per raccontarvi un po' come sta andando la mia vita.

Cosa è successo di bello in questo mese?
-ho conosciuto, grazie alla mia abilità da stalker, tutti gli exchange students nella scuola e ho creato un club;
-ho ricevuto un biglietto di auguri per il mio compleanno da parte del consiglio studentesco, anche se il mio compleanno è a luglio;
-ho realizzato che nell'orto di casa coltivano OGM dato che ho trovato una zucchina più grande di me;
-mi sto rendendo sempre più conto di quanto la scuola sia fantastica e mi vengono istinti suicidi al pensiero di dover tornare a studiare in Italia;
-sto iniziando a morire sempre di meno ogni volta che c'è un allenamento di cross-country (tutti i giorni), ma ho comunque l'acido lattico anche nel cervello;
-sono andata all'homecoming con una ragazzo che per invitarmi si è presentato a casa mia con un cartellone e una pizza (che non faceva nemmeno tanto schifo);
-mi sento un genio in confronto agli americani che mi chiedono cose del tipo "ma in Italia avete le macchine?" o al prof di storia che chiede "ma in Italia studiate la storia romana o italiana?" (sicuro di aver scelto il lavoro giusto?);
-ho passato più ore in chiesa in un mese e mezzo che sono qui di quante ce ne abbia passate in 17 anni di vita in Italia e la cosa mi mette ansia, ma mi sto comunque abituando;
-ho realizzato che gli americani sanno meno grammatica inglese di quanta ne sappia io;
-sto diventando una stalker a forza di trovare "casualmente" persone con cui voglio fare amicizia sui social networks e scrivergli.

Detto questo, come mi sento?
Al momento mi sento un po' nostalgica, mi manca molto lo stile di vita che avevo in Italia, che ovviamente è totalmente diverso da quello che ho qui. Soprattuto mi mancano le persone a cui ero legata, dato che ancora non ho tutta questa vita sociale qui. Non mi aspettavo che vivere questa esperienza sarebbe stata una passeggiata, sono partita con la consapevolezza che sarebbe stata una continua sfida con me stessa, ma ora che sono qui mi rendo conto di quanto sia difficile costruirsi una nuova vita e farsi nuovi amici (vogliamo parlare di quanto gli americani siano strani?). Questo mi ha abbattuto un pochino, ma l'essere triste non risolverà i miei problemi, quindi ho deciso che da domani mi presenterò a scuola con ancora più voglia di socializzare del solito e non importa quanto sembrerò stupida, dirò tutto quello che mi passa per la testa.
L'ultima cosa che ho da dire è che il 14 ottobre ci sarà un altro ballo scolastico (ne abbiamo 6 all'anno) e questa volta sono le ragazze che devono invitare, quindi sto facendo cartellone per invitare un ragazzo e mi sento troppo americana al momento.

Con questo credo sia tutto, quindi ci "vediamo" al prossimo post!!

P.S.: vi lascio qualche foto di queste ultime settimane, se volete vederne altre vedete il mio profilo Instagram!

  


      



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giovedì 24 agosto 2017

FIRST DAY OF SCHOOL

Ciao a tutti, 
ieri ho scritto un post sul mio primo giorno di scuola, ma la wifi non funzionava e non ho potuto pubblicarlo, quindi lo pubblico ora...


Oggi, 22 Agosto, è stato il mio primo giorno di scuola (esatto, ora posso ufficialmente dire di essere una senior alla Skyridge High School) e quindi ho pensato di scrivere un post a riguardo per farvi sapere come è stato per me.

Ma prima ecco a voi una piccola introduzione.
Come funziona la scuola americana? Vi avverto: se state pensando che assomigli anche minimante alla scuola italiana, vi sbagliate. Vi troverete davanti a professori più disponibili (soprattutto se siete exchange students), a classi molto più attrezzate, a delle materie totalmente diverse (molte delle quali non molto sensate), ma soprattutto sarete costretti a cambiare classe ad ogni ora perché, se non lo sapevate, è cosi che funziona in America: l’aula è del professore, non della classe e, cosa ancora più strana, gli studenti possono scegliere le classi da frequentare e le classi, nella maggior parte dei casi, non sono composte da persone della stessa età perché qualsiasi studente di qualsiasi anno può scegliere qualsiasi materia (con qualche eccezione).

Detto questo…
Questa mattina mi sono svegliata alle 6:30 per arrivare a scuola in anticipo (la mia scuola inizia alle 7:45), dato che dovevo già cambiare due classi (sì, lo so, sono una persona che non cambia idea facilmente) e devo dire che mi sentivo molto in ansia, forse anche più del giorno in cui sono partita. Arrivata a scuola ho iniziato a guardarmi intorno e mi sentivo spaesata, credo che questo sia per il fatto che la scuola ha il triplo degli studenti della mia scuola italiana ed è circa il quadruplo più grande, ma poi la mia giornata è iniziata e mi sono sentita subito meglio. Oggi ho avuto chemistry, del tempo libero tra il primo e il secondo period, newspaper, sports medicine e poi allenamento con il team di cross country (sì, ho avuto la bellissima idea di suicidarmi correndo per la squadra della scuola). 
Ok, avete presente le persone che dicono che la scuola negli US è molto più facile? Ecco, non vorrei tirarmela, ma ho il presentimento che abbiano ragione. Non starò a spiegarvi cosa ho fatto in ogni classe, perché sto scrivendo un post su un blog e non la divina commedia, ma se siete interessati potete chiedere, come ha scritto il mio prof di newspaper nel programma che ci ha dato “I promise: I won’t bite”.
Il momento più difficile è stato di sicuro il pranzo: dato che io e la mia superiore intelligenza ci siamo scordate di chiedere il numero di telefono alla host sister con cui avremo dovuto pranzare, ho passato circa dieci minuti immobile in un angolino nel tentativo di trovare delle persone che sembrassero simpatiche per socializzare e devo dire che il mio radar funziona perché ho trovato delle persone molto simpatiche e socievoli, di cui non ricordo assolutamente il nome, che mi hanno chiesto di pranzare con loro anche domani. (Se qualcuno se lo fosse chiesto alla fine la mia host sister mi ha chiamata per sapere dove ero e se andava tutto bene quindi ora ho il suo numero).
Questo post sta diventando leggermente troppo lungo quindi parlerò di un’ultima cosa: il mio allenamento con il team di cross country, che non è stata esattamente una passeggiata con il cagnolino in riva al mare…ho dovuto correre per molto più di quanto abbia mai fatto in tutta la mia vita, a 1400 slm e con circa 30 gradi. Nonostante questo è stata la parte migliore della giornata: essere in un team è una cosa stupenda e gli americani hanno uno spirito di squadra che non è nemmeno paragonabile al nostro: quasi tutti si sono presentati e mi hanno fatto domande, talvolta non particolarmente intelligenti (“ma in Italia parlate francese?” O “ma la Germania è in Italia?”) sul mio paese di origine, quindi mi sono fatta nuovi amici e sono felice.
Per concludere, il consiglio del giorno è: buttatevi. Non sapete se chiedere una cosa o no? Chiedetela. Non vi ricordate il nome di una persona che si è presentata tre secondi fa? Richiedeteglielo, probabilmente nemmeno lui/lei ricorderà il vostro. Non abbiate paura di fare qualcosa perché sembra spaventosa, fatela e basta.


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mercoledì 9 agosto 2017

PRIMI GIORNI NEGLI USA

Ciao a tutti,
scusate per non essere stata molto presente in quest'ultimo periodo, ma, come potrete immaginare, sono stata leggermente impegnata.
Cosa è successo di nuovo?
*rullo di tamburi* La mia avventura è finalmente iniziata!! Esatto: questo è il primo post che scrivo in diretta dal divano di quella che per 10 mesi sarà la mia nuova casa a Lehi, Utah. Sono arrivata qui il 5 Agosto, ho dovuto affrontare una stupenda giornata in aeroporto con un volo cancellato e due in ritardo di tre ore, ma ora sono qui e questa è l'unica cosa che conta. Un consiglio che posso darvi è non spaventatevi se vi dovesse accadere una cosa del genere: sono cose che capitano, solo a chi è particolarmente fortunato come me, non vi lasceranno marcire in aeroporto, state tranquilli.
Prima di arrivare a Lehi, come era previsto, ho trascorso tre giorni meravigliosi a New York, in cui ho avuto l'opportunità di fare amicizia con altri exchange students, non solo italiani, ma soprattutto di visitare una città stupenda (e di fare una marea di foto (se volete vederle sono sul mio profilo Instagram)).

Ora, se siete exchange students e la vostra partenza è imminente, vi starete chiedendo: "come ti trovi?", "ti manca l'Italia?", "come ti trovi con l'inglese?" e cose di questo genere.
Mi trovo bene, davvero, la famiglia è molto molto ospitale e cerca sempre di farmi sentire a mio agio: cercano di passare con me la maggior parte del tempo, anche se quasi tutti lavorano. Ovviamente mi manca l'Italia, mi manca la mia famiglia, mi mancano i miei amici e mi mancano le mie abitudini, ma tutto ciò è normale e non vuol dire che non ami essere qui in questo momento. Per quanto riguarda l'inglese, a meno che voi non siate dei madrelingua o non so cosa, non riuscirete a capire tutto quello che le persone dicono, io almeno non ci riesco. Il mio consiglio è di chiedere di ripetere, non vi prenderanno per stupidi, anzi, apprezzeranno il fatto che conoscete due lingue perché la maggior parte di loro ne conosce solamente una. Sarò onesta: nel 70% dei casi non capirete nemmeno la seconda volta, in quei casi io annuisco sperando che la risposta preveda un sì o un no.
La mia scuola inizierà il 22 agosto, ieri ho scelto le materie che farò e già mi viene da piangere pensando al momento in cui ritornerò in Italia e dovrò studiarmi tutti i programmi delle materie che non ho fatto.

Non mi viene in mente molto altro da dire, anche perché sono qui da soli tre giorni, quindi penso che questo post sia giunto alla conclusione. Ovviamente se avete qualche domanda da farmi, o se semplicemente siete curiosi di sapere come sta andando la mia esperienza, scrivetemi senza problemi.

Tanti bacini,
Anastasia

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domenica 2 luglio 2017

-31

Tra 31 giorni partirò per gli Stati Uniti, arriverò a New York e trascorrerò là tre giorni con gli altri ragazzi della WEP, prima che la vera avventura abbia inizio. Tra 31 giorni inizierò una nuova vita, tra 31 giorni entrerò a contatto con una realtà totalmente diversa dalla mia; allo stesso tempo tra 31 giorni abbandonerò l'Italia per 10 lunghi mesi, dirò addio alla mia famiglia, ai miei amici, a tutto quello che ho costruito in 16 anni (ormai quasi 17). Già parecchi mesi sono passati senza che io me ne accorgessi e so che anche questo passerà prima che io possa realizzare cosa sto per fare.

Allora vi chiederete: come mi sento? 
La verità è che non è una domanda facile. Sono diventata una persona molto lunatica nell'ultimo periodo, devo ammetterlo. In alcuni giorni sono emozionata, molto emozionata direi, e non vedo l'ora di buttarmi in quest'avventura perché so che sarà una delle esperienze più belle della mia vita. In altri mi sento spaventata e inizio a riempirmi la testa di domande: "E se non fossi pronta a tutto questo?" "Se non avessi abbastanza forza per sopravvivere da sola in un posto così diverso?".
Credo che queste sensazioni siano abbastanza normali, sono stati in molti a tranquillizzarmi, quindi io, a mia volta, tranquillizzo voi dicendovi che c'è qualcuno che si sente/si è sentito come vi state sentendo voi ora.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi sento pronta a partire, mi sento determinata, come se niente mi potesse abbattere e devo dire che spero proprio di sentirmi così anche durante i giorni che passerò nel mio caro Utah. In realtà mi sento anche lontana dal giorno della partenza, come se 31 giorni fossero un'eternità. 

Passando ad informazioni pratiche: cosa mi è rimasto ancora da fare prima di potermi rilassare completamente (=farmi uccidere dall'ansia) prima della partenza? 
Innanzitutto il 12 Luglio andrò a Roma, precisamente al consolato, per sostenere un colloquio necessario per il rilascio del visto; dopo qualche giorno dovrò andare ad Ancona a ritirare tutti i documenti e finalmente la mia avventura con il visto sarà conclusa. 
Altro impegno che mi terrà occupata nel corso di questo mio ultimo mese in Italia è la valigia (che ancora devo comprare): ho iniziato a stilare una lista di tutte le cose che porterò con me, come consigliato dalla WEP, ma so già che sarò comunque in grado di dimenticare qualcosa.

Il prossimo step sarà la mail con le informazioni sul volo e sulla compagnia aerea e poi ci sarà la partenza...non posso ancora credere che tutto ciò stia accadendo davvero e soprattutto che sia così vicino. 




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mercoledì 17 maggio 2017

ORIENTATION


Ciao a tutti coloro che stanno spendendo qualche minuto per leggere questo post,
l'argomento di oggi è l'ORIENTATION.


Breve parentesi per chi non ha la minima idea di cosa sia l'orientation: ogni anno la WEP (l'agenzia con cui partirò) organizza un fine settimana dedicato a tutti i ragazzi che come me hanno preso la decisione di abbandonare per tre mesi, sei mesi o un anno il loro paese e buttarsi alla scoperta di un nuovo mondo. Questo fine settimana serve principalmente per svelarci tutti i segreti per affrontare al meglio l'esperienza che stiamo per affrontare, ma soprattutto per conoscersi.

Detto questo, posso parlare di come è stata per me l'orientation.
Il 12 Maggio sono partita dalla stazione di Ancona con il pullman, senza la minima idea di cosa avrei trovato a cinque ore di distanza, a Caorle. Quando sono arrivata mi hanno consegnato un badge, una maglietta, uno zaino e altri accessori e, vedendo che tutti intorno a me li indossavano, mi sono sentita parte di una grande famiglia. Quando per la prima volta, la sera, ci siamo riuniti tutti insieme ho iniziato a realizzare quanti fossimo nel piccolo spazio di un tendone, tutti diversi, ma allo stesso tempo accomunati dalla stessa voglia di scoprire il mondo, dagli stessi dubbi e dalle stesse paure e per la prima volta mi sono sentita meno sola. Nel corso di questi tre giorni ho avuto l'occasione di conoscere fantastiche persone, con cui ho instaurato un fantastico rapporto, anche se può sembrare strano dopo così poco tempo. Dover dire a tutti addio è stato difficile, davvero; per questo voglio dire grazie a tutte quelle persone che hanno voluto condividere parte della loro esperienza con me, a tutte quelle che hanno reso la mia indimenticabile. 

Vi allego il link del video che ho montato con gli 800 video fatti con la mia inseparabile GoPro, spero vi piaccia! 

                                                                                                                                                    A presto,
Anastasia         
Foto di gruppo







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venerdì 5 maggio 2017

HOST FAMILY

Ciao a tutti, 

come promesso, sono riuscita a scrivere un post prima di far passare altri tre mesi dall'ultimo (voglio i complimenti).

Scherzi a parte, come avrete potuto intuire dal titolo, anche a me è stata assegnata una host family! Esattamente: martedì 2 Maggio, appena uscita da scuola, ho trovato ad attendermi una meravigliosa sorpresa: una chiamata e un'e-mail dalla WEP e ho subito intuito di cosa si poteva trattare...
Qual è stata la mia reazione? Ho iniziato ad urlare come una pazza isterica per la gioia, non voglio nemmeno pensare a cosa abbia potuto pensare la gente che mi guardava, ma questo è un altro discorso. Comunque, dopo essermi calmata, sono riuscita ad aprire l'e-mail per vedere dove fossi capitata e la risposta mi ha reso, se possibile, ancora più felice! Trascorrerò 10 mesi della mia vita in una città dello Utah di circa 60000 abitanti: Lehi. Ora vi starete chiedendo: "Perché una persona dovrebbe essere così felice di finire in Utah, in una città a 25 miglia da Salt Lake City?", chi mi conosce potrebbe intuire la risposta, per chi invece non mi conosce la risposta è: perché potrò sciare.
Diciamo che con questa notizia si è realizzato un mio piccolo grande sogno: io, infatti, scio a livello agonistico da quando avevo circa 6 anni e il fatto che forse sarei dovuta stare lontana dalla neve per 10 lunghi mesi mi angosciava molto, quindi l'aver saputo che potrò sciare qualche volta negli USA mi ha reso davvero (davvero) felice.

Ora passiamo a qualche notizia sulla mia futura famiglia ospitante. Anche sotto questo aspetto posso ritenermi molto fortunata: vivrò con una famiglia formata da 7 persone, i due genitori e 5 fratelli, tra cui solo una femmina, della mia età, con cui dividerò la stanza. Sembrano davvero molto ospitali e simpatici, anche se, a causa del fuso orario (8 ore), in questi due giorni non sono riuscita a parlarci moltissimo. Sono sportivi, molto religiosi e, soprattutto, molto legati al concetto di famiglia: mi hanno già comunicato che il Lunedì è la serata dedicata alla famiglia e questa cosa sembra molto dolce. Non vedo l'ora di iniziare a conoscerli meglio e a costruire con loro un bel rapporto!

Per quanto riguarda la scuola, frequenterò la Skyridge High School con due dei miei fratelli ospitanti.
E' stata costruita da pochi anni, ha circa 2300 studenti ed è a due miglia dalla casa. Dalle foto sembra stupenda, soprattutto ci sono tantissime attività da fare e io, ovviamente, non vedo l'ora di provarle tutte. La scuola inizierà il 22 Agosto e quindi partirò la prima settimana di Agosto circa, ciò significa che il momento della partenza si avvicina e io non potrei essere più felice, spaventata, ansiosa, emozionata.


Per oggi è tutto, a presto con nuove novità,
Anastasia


P.S.: Vi allego qualche foto del posto e della scuola, spero che vi piaccia almeno la metà di quanto piace a me!





                                       


Skyridge High School


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martedì 18 aprile 2017

Aprile

Dopo 3 mesi di assenza sono tornata, non so se qualcuno si sia accorto della mia scomparsa, comunque non sono morta, non mi è successo niente, semplicemente non ho avuto tempo nemmeno di dormire, figuriamoci di scrivere. Cosa è successo in tutto questo tempo?

E' arrivato aprile e mancano circa quattro mesi alla partenza. Tra poco più di quattro mesi abbandonerò tutto quello che sono riuscita a costruire in 16 anni per un mondo completamente diverso dal mio...allora la domanda è: sono pronta? Non lo so.
In questo periodo molte volte, forse troppe, mi sono chiesta se quella che ho fatto è la scelta giusta, se non sono ancora troppo piccola, se saprò stare lontano dalla mia famiglia, dai miei amici e da tutto quello che ho in Italia per 10 lunghi mesi. La risposta è ancora una volta non lo so, ma l'unico modo per scoprirlo è andare avanti.

E' arrivato aprile e con se ha portato nuove famiglie, tra le quali, ovviamente, non c'è la mia.
Mi da fastidio il non saper ancora  rispondere alla domanda "ma allora dove andrai?", che di continuo mi viene posta? Sì, ma so che prima o poi arriverà il mio momento e quando meno me lo aspetto a tutte le mie domande verrà data una risposta.

È arrivato aprile e tra 23 giorni arriverà il giorno in cui conoscerò tutti gli exchange students, che, come me, quest'estate partiranno con la WEP. Esatto, tra 23 giorni ci sarà l'orientation: 3 giorni a Caorle (in provincia di Venezia) durante i quali verranno svelati i nostri dubbi, le nostre curiosità e non so cos'altro riguardo l'esperienza che stiamo per affrontare e durante i quali avremo l'opportunità di conoscerci meglio.
A propostito di questo, ho avuto un'occasione per conoscere alcuni dei ragazzi che partiranno per gli USA: venerdì ci siamo incontrati a Milano. È stata una giornata fantastica e spero di poter fare qualcosa di simile al più presto. Motivo in più per fare esperienze del genere: conoscerete gente fantastica, un po' stupida, ma sempre fantastica.

Per oggi è tutto, spero di riuscire a trovare il tempo di scrivere un post prima che passino altri 3 mesi e spero di avere qualche bella novità da raccontarvi (riferimenti a famiglia, famiglia o famiglia puramente casuali).

P.S.: Vi lascio delle foto della giornata a Milano;  quei fotomodelli che vedete siamo io, Sara e Luna (che potete trovare alla destra di questa pagina tra i blog suggeriti), Michele (per gli amici china) e Pietro.





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mercoledì 25 gennaio 2017

Prima host family!

Ciao a tutti!
Vi starete chiedendo quale novità mi ha spinto a scrivere questo nuovo post (o forse no, ma ve lo dico lo stesso), come potrete intuire dal titolo, è stata assegnata la host family ad un ragazzo che, come me, partirà con WEP. Questa cosa sarebbe anche normale, se non fosse che il ragazzo in questione è il primo ad averla ricevuta, perciò la notizia ha destato scalpore.
Ora il punto è: cosa ha a che fare questo con me? In fin dei conti non sono stata io a ricevere la famiglia, giusto?
Giusto, ma fino ad un certo punto. 
Accendere il telefono e leggere "una famiglia mi vuole" a qualsiasi persona potrebbe non fare alcun effetto, ma non ad un ragazzo che sta vivendo, o ha vissuto in passato, la mia esperienza. Per un exchange student questo messaggio vuol dire realizzare, forse per la prima volta, che quello che stai vivendo non è un sogno, ma la realtà e iniziare a pensare che in qualsiasi momento potrebbe capitare anche a te la stessa cosa. 
A dire la verità fino a questo momento non avevo mai pensato che una famiglia sarebbe potuta arrivare così presto, la vedevo come una realtà lontana, troppo lontana e l'aver scoperto che è così vicina mi ha reso emozionata e spaventata allo stesso tempo! Ovviamente un po' invidio il fatto che questo ragazzo già sappia dove andrà, da chi sarà ospitato e possa già iniziare a pensare a cosa lo aspetterà negli USA, ma, come disse una volta qualcuno, una delle parti più belle di quest'esperienza è proprio l'attesa, l'agitazione che questa ti provoca, l'ansia di non sapere minimamente né cosa ti aspetta, né quando lo scoprirai e allo stesso tempo la gioia, che solo chi ha atteso per tanto tempo può provare, che ti assale quando finalmente tutti i misteri vengono svelati.  
 Che dire...non vedo l'ora che tutto ciò inizi!




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mercoledì 18 gennaio 2017

Associazione partner

Come promesso sono tornata con un'importante novità: l'associazione partner.

Sto iniziando a pensare che questo blog porti fortuna dato che la stavo aspettando da circa due settimane e il giorno dopo aver scritto il post precedente, magicamente, è arrivata.
Comunque questa mattina mi sono svegliata con una nuova mail e questa volta non era nessun tipo di pubblicità, era la WEP che mi diceva che la mia associazione partner durante il mio exchange year sarà...(rullo di tamburi)... ERDT/SHARE!

Non ne avevo mai sentito parlare (sinceramente non riesco nemmeno a pronunciarla, ma questa è un'altra storia) e ovviamente ho cercato qualche notizia su internet anche se non è servito a molto. Quindi se c'è una buon'anima che sta leggendo questo post e ha, o semplicemente conosce, quest'associazione mi scriva da qualche parte per dirmi che non sono sola.
Fortunatamente non hanno chiesto di fare video di presentazione o cose del genere perché altrimenti sarei andata in panico, ma solo di compilare moduli (praticamente uguali a quelli già compilati nel wepbook) e di aggiungere qualche foto al mio photo album.
Devo dire che questa notizia mi ha reso davvero felice, un po' perché ero rimasta una delle poche a non avere un'associazione e la cosa mi faceva sentire leggermente isolata dal mondo degli exchange students e un po' perché aggiungendo sempre più dettagli, piano piano il mio anno all'estero sta prendendo forma e ciò mi rende sempre più emozionata.
Detto questo vi saluto, spero di trovare qualcuno che mi dia qualche informazione in più e niente...ci vediamo alla prossima!
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lunedì 16 gennaio 2017

Introducing me

Ciao a tutti, sono Anastasia, ho 16 anni e  sono ufficialmente  un'exchange student. Avete capito bene: ad agosto partirò e abbandonerò per 10 mesi l'Italia per andare negli Stati Uniti...10 mesi, Stati Uniti... non posso credere di star parlando seriamente. Comunque, tornando alle cose serie, ho deciso dopo circa un mese (forse anche di più) dalla data in cui sono stata accettata  dalla WEP (l'associazione che ho scelto, non mi chiedete il motivo perché il motivo è: mi piaceva) di aprire questo blog. Perché l'ho fatto? Sinceramente ancora non lo so con precisione, molti dicono di voler scrivere sulla loro esperienza per ricordarla meglio una volta finita, forse hanno ragione, forse è per questo che anche io lo sto facendo...so solo che mi piace scrivere e non vedo un motivo per cui non dovrei scrivere di un argomento, a mio parere, così interessante.
Sono così emozionata all'idea di affrontare questa esperienza che davvero non so descrivere come mi sento adesso, so solo  di aver fatto la scelta giusta e che non me ne pentirò.

Per quanto riguarda la parte più "tecnica" (non mi viene una parola che spieghi meglio quello che voglio dire), posso dire di essere a buon punto: ovviamente ho già fatto i test (per chi sta leggendo e non li ha ancora fatti non vi preoccupate, sono facilissimi), sono stata accettata, ho compilato il mio wepbook, cioè una sorta di biglietto di presentazione per farsi scegliere dalla famiglia ospitante, ho fatto circa 45.000 vaccini perché sì, futuri exchange students, dovrete fare vaccini del tipo epatite A, fare test per la tubercolosi e cose del genere. Sono quindi in quel periodo in cui l'ansia è la mia migliore amica: sto aspettando che mi venga assegnata l'associazione partner e MOLTO più importante la famiglia ospitante.  Quando dico di essere in ansia, intendo che voi comuni mortali non potete neanche immaginare cosa significhi: sono ossessionata dalle mail, io che prima neanche sapevo cosa fosse una mail, appena vedo che me n'è arrivata una nuova mi catapulto ad aprirla nella speranza che sia qualche novità e puntualmente è la pubblicità di babbel o di poltrone sofà. Comunque questa è la mia vita complicata al momento, non ho nient'altro da aggiungere (anche perché mi sembra di aver scritto fin troppo) e che dire...spero che seguirete con me questo meraviglioso viaggio che mi aspetta.

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